Affiliazione Amazon

In cooperazione con Amazon.it

Il santuario del Sol Indiges - articolo indignato

Mi trovo da queste parti da due mesi pieni ormai. E tre volte al giorno porto il cane a fare i suoi bisognini in un pezzo di terra, deserto e abbandonato, qui vicino, adiacente all'impianto del depuratore di Torvaianica. All'inizio ero spaesatissima, ma visto che tutti andavano lì, mi sono avventurata anche io con il mio Tiger. Una cosa, quando arrivi, ti lascia un po' spiazzato; dopo aver percorso i primi 40 metri circa, a sinistra inizia un sentiero di sabbia, circondato dalla vegetazione tipica della macchia mediterranea. Proprio all'imbocco di questo viale si erge un cartello che indica la zona come "santuario di Sol Indiges". La prima domanda, un occhio al cartello, l'altro al paesaggio circostante, è stata "ma ndo' cazzo sta sto santuario?" In due mesi ho esplorato la zona in lungo e in largo, addentrandomi anche nel folto della macchia, non senza paura. Perchè sono visibili le tracce di molti animali selvatici, come istrici, cinghiali, moltissimi conigli selvatici, meravigliose ghiandaie e gazze ladre e chi più ne ha più ne metta. Abbonda anche lo scarabeo stercorario, ma questo, per chi non ama gli insetti, può essere un dettaglio superfluo. Ma riprendiamo il filo del discorso, il santuario. Settimana dopo settimana, mi sono rassegnata all'idea che fosse stato inghiottito dalla sabbia, dagli sterpi e dalla merda dei cani. Eppure, entrando in paese, ci sono anche i cartelli con le indicazioni turistiche! Non è possibile, deve esistere! Ed ecco che, quando si dice le coincidenze, un paio di giorni fa eccoti un avventuriero in mountain bike che chiede informazioni sul santuario ad una signora che stava lì col cane. La signora in questione, gentilissima e sicuramente molto più informata di me, ha indicato all'avventuriero in mountain bike una zona oltre una fitta vegetazione. Ieri, con spirito coraggioso e pieno di curiosità, mi sono spinta otre al percorso che faccio abitualmente in cerca di questo tempio. E l'ho trovato! 

Orbene, questo è il santuario di Sol Indiges secondo il comune di Pomezia





Questo è il santuario di Sol Indiges, secondo la fotocamera del mio telefono, al 05.09.2016





Avrei potuto benissimo staccare qualche pezzo dall'opus reticulatum e portarmelo a casa come souvenir, cosa che ovviamente non ho fatto. Me ne sono andata, pensando che "vabbè, a Roma ovunque scavi viene fuori qualcosa, probabilmente sarà una cosa di poca importanza, la solita villa con tempio di cui non gliene frega un cazzo a nessuno" (e questo NON riassume il mio pensiero). 
Poi torno a casa e mi documento, chiedo a google, chiedo a wikipedia e i miei occhi restano sempre più spalancati, man mano che leggo. 

Il santuario in questione infatti rappresenta una scoperta epocale, che conferma lo sbarco di Enea sulle coste di Torvaianica: i resti del santuario del Sol Indiges (dedicato al Sole progenitore) e quelli di due altari (rivolti uno a occidente e uno ad oriente) dove l'eroe troiano fece il suo primo sacrificio in segno di riconoscimento agli dei per essere approdato su una terra ricca d'acqua e di cibo. I resti sono stati datati all'età del bronzo. Insieme ritrovati anche i resti due ville romane, di cui una con annessa struttura termale. Sono visibili  (ma dove??) le fondazioni in blocchi di tufo pertinenti ad un tempio rettangolare su basso podio. La cella era addossata al fondo ed è possibile ricostruire l’alzato del tempio, che era circondato da colonne su tutti i lati eccetto quello di fondo. L’edificio era delimitato da un ampio recinto murario quadrangolare composto da blocchi di tufo di diverse varietà e completato da una porta d’accesso e due torri difensive. Il santuario sorgeva alla foce dell'antico fiume Numicus, oggi fosso di Pratica di Mare. Su questo dovrei scrivere un articolo a parte, perchè il nome più consono sarebbe "discarica acquatica di Pratica di Mare" (e mi riservo di aggiungere un paio di foto che al momento non ho pensato di fare). 
Ora la domanda, dopo 17 anni che abito in provincia di Roma, mi sorge spontanea. 
Tu "Roma", che ti senti il centro del mondo, che ti senti culla della civiltà tutta, che ti senti migliore di ogni altro al mondo, che vai fiera della tua storia e delle tue origini, tu che ce l'hai menata con la storia di Romolo e Remo, lupa e compagnia bella, per oltre due millenni, non ti senti anche un po' indignata del fatto che il luogo della tua sì grandiosa origine sia una latrina per cani? 

Sindaco delle scimmie 06 settembre 2016




4 commenti :

  1. Hai già detto tutto tu. A me non rimane che la vergogna per sí tanta ignoranza.

    RispondiElimina
  2. Non credo di avere altro da aggiungere infatti!

    RispondiElimina
  3. più o meno la stessa senzazione quando ho scoperto le rovine del poco lontano sito di Castrum Inui, alla foce del Fosso dell'Incastro sulla Litoranea prima di Tor San Lorenzo, venendo da Roma. Gli scavi effettuati sono inaccessibili, perchè su proprietà privata, e i resti archeologici rischiano di essere nuovamente seppelliti.

    RispondiElimina
  4. Ma oltre Roma...dov è il Comune di Pomezia in tutto questo?

    RispondiElimina