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Ma qui no...

Oggi avrei potuto dormire mezz'ora in più, ma è scoppiato un temporale che voleva spaccare i vetri e quindi eccomi qua. Spulciando il blog per fare pulizia di routine, ho trovato una cosa vecchia che era rimasta salvata in bozza. In realtà credo di non averla pubblicata perchè, pur non essendo proprio una ciofeca cosmica, è che non sono mai riuscita a leggerla come una poesia. Non so nemmeno se abbia un vero e proprio significato e non mi ricordo a che anno risale! Ma stamattina mi gira così e quindi ve la faccio leggere. Se vi piace o no.... sticazzi!


Scrivere per non morire. Quando il silenzio dentro è sceso così in profondità che non riesci nemmeno a piangere. Scrivere per non morire. Anche se fa un male cane. Non ci sono state parole adatte fino a ieri, figuriamoci adesso, che mi sento come se mi stessero strappando la carne, un'altra carne che mi ero cucita addosso, col sangue, con i denti, con la forza di ogni possibile disperazione. E questo vuoto ha le fauci di un mostro gigantesco e nero che mi mastica viva, mi stritola le ossa, che guardandomi negli occhi sorride. Bocca di destino beffardo che sembra dirmi "ho vinto io".



Senti che mi sento addosso
volti verdi di bile e di rame
ingrassati ingrassando puttane
corteggiando sottane
in complicatissime trame.
Senti che mi sento teso
ma stavolta smetto
mi sta bene lo stesso
vale zero quello che ho promesso,
i tuoi limiti 
la tua apparenza
posso farne senza.

Lento il silenzio
mi fa a pezzi da dentro
Lento il dolore
scandisce battiti e tempo

Scrivere per non morire
l'unica cosa che so fare adesso
che non so più la strada
che non so le parole
che mi sento come se mi stessi....
Ma qui no, non si muore
mi muovo piano senza fare rumore
ho una ferita che sanguina ancora
che non mi fa respirare
che non mi lascia dormire
una ferita che porta il suo nome,
nome cognome colonna sonora
cucita addosso da un'ora
e già segnata dal sangue dai denti
dal susseguirsi di dannati eventi
Scrivere per non morire
ma qui no, non si muore
è un'overdose di silenzio e dolore
che ti spaccano il cuore.
Sindaco delle scimmie

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