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Mi hanno fatto credere


La scelta non è casuale... Mi sono svegliata con una grande voglia di scrivere una lettera stamattina, una di quelle che parlano dal cuore e al cuore. Ho pensato nella mia testa tutte le cose che avrei voluto dire, con tanto di motivi. Perchè parlare non è facile, parlare non mi appartiene poi molto. Chiacchiero moltissimo, è vero, ma se devo raccontare di me o dire di qualcosa che mi fa stare male preferisco scrivere. Ci pensavo ieri a questa cosa, sono incasinata, piena di difetti, non controllo le emozioni, non me la cavo con la voce.. Ho solo le mie mani che sanno sempre dove andare. Nelle mani ho il cuore, il cervello, la forza. E non mi serve pensare a quello che devo scrivere perchè ci pensano loro. 
Non scriverò nessuna lettera. Non dirò niente di quello che volevo dire. Mi hanno fatto credere che sono sbagliata, che non sono capace di amare, che non sono in grado di combinare niente di buono. Mi hanno fatto credere che parlare è inutile, perchè tanto non ci si capisce e la situazione non può che peggiorare. Mi hanno convinta che si deve cambiare, perchè così non va bene. Mi hanno fatto credere che quando stai male devi sbrigartela da solo, perchè il mondo vuole solo gente sorridente, quando basterebbe così poco, prendere una piccola lacrima e dire "questa te la porto io"... e tutto sarebbe più leggero, più caldo. C'è stato un tempo in cui le parole ci scaldavano e potevano cambiarci il respiro, un tempo in cui sapevamo dare un nome alle cose e scordarci dei nervosismi solo pensando al colore di due occhi. Quando ami, ami e basta, e non cerchi di cambiare le persone, perchè altrimenti ti saresti innamorato di qualcun altro, ma non di quello. Sto costruendo un pezzo alla volta qualcuno che non sono io e che a dirla tutta neanche mi piace. Un puma in una gabbia di coniglio. Forse quando qualcuno non ci piace dovremmo semplicemente lasciarlo andare e rassegnarci al fatto che non lo vogliamo, senza cercare di cambiarlo. Io sono parole, istinto, follia, impulsività. Dover pensare, ragionare, arrovellarmi, prima di ogni gesto, mi sta portando alla pazzia. Penso talmente tanto che non ho più tempo per sorridere. Non cercate mai di farvi assomigliare le persone. Le perderete. Perchè piano piano il dolore lascerà spazio alla ricrescita e ciò che siamo vorrà vivere di nuovo e per farlo ricorrerà al più feroce degli istinti, quello del sopravvivere. Mangiare per non essere mangiati. Sensi in all'erta, muscoli in tensione, denti ben in vista, corre il puma. Dritto davanti a sè, battiti accelerati, vento sul muso, corre senza voltarsi indietro, dovesse scoppiargli il cuore per la fatica, scegliendo di morire solo in mezzo alla terra. Perchè dentro una gabbia di coniglio, perfino nella morte non c'è dignità. 

5 commenti :

  1. yessssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssss ti amooooooooooooooooooooooo ♥

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  2. senza parole.....tra emozioni contrastanti.. tra l'essere capita e rimproverata.. in questo preciso istante della mia vita.. le tue parole mi fanno pensare, riflettere, ma la confusione resta e resterà già lo so...
    ECCEZIONALE COME SEMPRE!!! ♥♥♥

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  3. Mi sfogo e scrivo quello che viene così di getto... mi svuoto un po'... e poi magari mi sento meglio. Ma la confusione resterà... sì

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  4. Un puma in una gabbia di coniglio... spettacolo di immagine... posso LOVVARTI anche io?
    Ale :)

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